Il Piccolo Principe
a cura di Valentina Velletri
 
IL PICCOLO PRINCIPE
Profilo fisico: è basso e magro; i suoi occhi sono marroni e piccoli; ha i capelli biondi e corti; indossa un cappotto verde e rosso, degli stivali azzurri.
Profilo psicologico: è socievole e curioso.
Mi somiglia perché: è basso.
Non mi somiglia perché: io vivo sulla terra.
Chi è: è un bimbo sperduto del deserto del Sahara.
Da dove viene: proviene da un pianeta di cui non si conosce il nome.
Cosa cerca: cercava una pecora piccola.
 
PILOTA
Profilo fisico: non è specificato.
Profilo psicologico: è solitario.
Mi somiglia perché: quando era piccino amava disegnare.
Non mi somiglia perché: pilota gli elicotteri.
Chi è: è un pilota a cui da bambino piaceva disegnare ma spinto dagli adulti lascia perdere la carriera da pittore, non viene specificato nient'altro.
Cosa fa: viaggia con il suo aeroplano per il mondo.
Cosa gli è successo: il suo aeroplano ha un guasto ed è atterrato nel deserto del Sahara.
Chi ha incontrato: mentre dormiva si è avvicinato il piccolo principe chiedendogli se gli potesse disegnare una pecorella.
Come si sente: felice perché finalmente conosce qualcuno che si affeziona a lui.
IL DESERTO
Ora ci si sente vuoti, dentro e fuori, perché siamo lontani dalla nostra solita quotidianità. Ci mancano le persone a cui teniamo e i piccoli gesti inaspettati, siamo soli con noi stessi, siamo soli in un deserto e siamo per la prima volta di fronte alle nostre paure e con i nostri pensieri più turbolenti. Noi tutti speriamo, come mai nella vita, di riabbracciare i nostri amici, speriamo di ritornare a chiacchierare condividendo un buon caffè al bar. Speriamo semplicemente di ritornare alle strade animate di sorrisi, abbracci e battute.
 
L'INCOMPRENSIONE
Essere incompresi è difficile, mi spaventa, mi fa richiudere in me stessa come se fossi in una gabbia. Questa gabbia non mi permette di esprimermi come vorrei, di non mostrare agli altri quello che sento, tutte le mie fragilità, le paure e le mie emozioni più belle. Diventa tutto più buio, più cupo e più brutto. Resto sola con i miei pensieri che mi ronzano per la testa senza poter avere un riscontro dalle persone che solitamente ci sono sempre.